IL COMITATO “NO DISCARICA DI AMIANTO DELLA LOMELLINA” CHIAMA ALL’APPELLO TECNICI, POLITICA E POPOLAZIONE

Si è tenuta ieri sera 6 Dicembre 2016 una RIUNIONE STRAORDINARIA DEL COMITATO NO DISCARICA DI AMIANTO DELLA LOMELLINA presso il centro polifunzionale E.Mattei alle ex scuole elementari in via Marconi a Sannazzaro e ha visto una grandissima partecipazione di popolo in una Sannazzaro de Burgondi spaventata a seguito degli accadimenti alla raffineria ENI dello scorso 1 Dicembre, ma sopratutto stressata e satura rispetto all’atteggiamento di un comparto industriale dell’area, che affronta ogni investimento, anche il più azzardato, credendo che la dignità di questo popolo sia totalmente piegata e supina al volere di “padroni” forse attenti al futuro delle loro aziende e diametralmente sbadati riguardo al futuro delle generazioni, alla salute, all’ambiente e al territorio.

Tanta gente che grazie all’incessante e immenso sforzo del Comitato, ha partecipato a ciò che è stato definito come il tentativo di “riprendersi l’orgoglio del proprio futuro e la propria dignità”.

Presente anche la Politica locale con i Sindaci di Sannazzaro de Burgondi Roberto Zucca, il Sindaco di Ferrera Erbognone Roberto Scalabrin, il sindaco di Scaldasole Alberto Bonandin e moltissimi Assessori e Consiglieri dei comuni limitrofi all’area ove nascerà la discarica.

Il comitato con tenacia e determinazione ha posto in essere una macchina determinata a derimere ogni dubbio tecnico legale riguardo al progetto che “dovrebbe” far sorgere il futuro impianto, anche appunto a fronte di due fatti dirompenti che hanno segnato il passo successivamente l’autorizzazione concessa da Regione Lombardia alla ditta ACTA S.r.L. : L’incidente deflagrante accaduto ad ENI a soli 30 Metri da dove dovrebbe sorgere la collina artificiale alta 6 metri colma di amianto e la chiusura del ponte della Gerola.

Entrambe le condizioni determinano un cambio di scenario che evidenzia come sia per i Sindaci che per il comitato, non sussistano ne i criteri minimi di sicurezza tra impianto e pericoli deflagranti attigui e come non solo  sarà previsto un sovraccarico di traffico per le strade comunali ESCLUSE oroginariamente per inadeguatezza al traffico dal progetto iniziale che per ottenere autorizzazione, prevedeva appunto il passaggio del 70% del traffico pesante dell’amianto dal ponte della Gerola, ma che ora vista la chiusura dovrà ripiegare e riversarsi su strade inadatte in mezzo a molti paesi ed  anche come appaia menomata quindi e di conseguenza ,una capacità viabilistica di soccorso e di evaquazione in un area ad altissimo rischio, considerando che il cemento amianto è si un materiale INERTE , ma se a contatto con il fuoco, la caduta del potere degli aggreganti come il cemento, provoca la liberazione delle fibre nell’aria quindi considerando che porre 700.000 tonnellate al centro di un quadrangolo che vede Raffineria, Oleodotto, Gasdotto e Ossigenodotto a una media di 10 metri di distanza parrebbe quantomeno azzardato.

Il comitato ha chiesto l’intervento del Coordinamento Nazionale Amianto (CNA) organismo riconosciuto dallo Stato quale unico interlocutore intergovernativo e istituzionale in rappresentanza degli esperti dell’amianto . Il CNA ha avviato immediatamente una analisi tecnica con la collaborazione dei Ministeri, in merito a tutti i documenti riguardanti il progetto della discarica .

Ieri presente alla riunione in rappresentanza dell’appoggio del Coordinamento Nazionale Amianto era il Presidente dello Sportello Nazionale Amianto Fabrizio Protti, che ha rinnovato la testimonianza e l’intento concreto del CNA di esaminare ogni aspetto tecnico per determinare correttezza in ogni procedura ed evidenziare eventuali anomalie.

Fabrizio Protti nel suo intervento si è fatto portavoce di quanto espresso durante la scorsa “II Conferenza Nazionale Amianto” tenutasi al Senato della Repubblica il 29 Novembre alla presenza del Presidente Grasso, del Ministro Galletti , del Ministro Poletti, dei Presidenti di INAIL e ANCI , delle commissioni Lavoro e Salute e di molti Deputati e Senatori , ove i relatori hanno condiviso e fatto proprio l’auspicio che i Comuni dotino i territori di uno Sportello Amianto e che esso possa essere l’interfaccia tra il territorio, il coordinamento Nazionale e l’ Agenzia Nazionale per formare, informare e dare servizi alla popolazione.

Mi auguro di cuore che i Comuni di quest’area , il Comune di Sannazzaro in testa , come il comune di Ferrera , di Scaldasole e di tutti gli altri , seguano l’esempio di molti comuni Pavesi che hanno aderito all’iniziativa e acconsentano all’accreditamento dello Sportello Nazionale Amianto nel loro territorio, dando l’opportunità ai cittadini di avere servizi in materia di amianto che ora più che mai sembrano sempre più indispensabili” dice Protti rivolgendosi ai Sindaci Presenti.

Nell’ottica della difesa del territorio per volontà espressa sia dal Comitato , che dai Sindaci e con il supporto di Sportello Amianto , le parti hanno accolto con piacere l’ invito dell’Illustrissimo Avvocato Ezio Bonanni , presidente di ONA ONLUS ( Osservatorio Nazionale Amianto), nonchè membro del comitato scientifico di Sportello Amianto che sin da subito si è messo a disposizione del Comitato No Discarica Amianto per assistere legalmente in ogni sede il comitato e i cittadini nell’ intraprendere qualsiasi azione evidenzi ed esponga irregolarità o omissioni determinanti e pregiudicanti per la salute dei cittadini e la tutela del territorio. Per voce del Suo rappresentante di zona Davide Fabretti , quindi, l’Avv. Bonanni ha ribadito la volontà di presentare Esposto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, oltre che valutare altre ed uteriori azioni che verranno discusse in un incontro probabilmente il 12 di Gennaio prossimo a Sannazzaro ove l’avvocato Bonanni sarà presente per illustrare al comitato e alla popolazione la strategia legale a supporto.

A completare la squadra che si è delineata ieri sera è la vicinanza dei tanti comitati che in questi ultimi mesi hanno dato una decisiva “svolta” a supporto della Politica partecipata e di salvaguardia dei territori.

Con slancio si sono avvicinati  per testimoniare al COMITATO NO DISCARICA DELLA LOMELLINA la loro partecipazione attiva in questa battaglia di Dignità. Entusiasmanti le testimonianze di Marco Oliva membro di spicco del “Comitato No Inceneritore Retorbido – Salviamo l’Oltrepò” che ha riunito 20.000 persone attorno al caso della ormai “fu famosa” Pirolisi e della D.ssa Alda La Rosa di “Associazione Futuro sostenibile in Lomellina” che ha dato il suo pieno appoggio al comitato NO DISCARICA.

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